L’esperienza del parto e la violenza ostetrica

Il parto è un momento fondamentale nella vita di una donna. Tuttavia non sempre la gestione della nascita va come dovrebbe. A volte, l’esperienza di parto può lasciare un segno profondo nel vissuto personale. Un viaggio all’interno di un fenomeno di cui si parla poco e che ancora si cerca di comprendere davvero.

Vi sono madri che, prima e durante il parto, hanno subito dei trattamenti anomali, aggressivi e umilianti da parte del personale medico che si occupava di loro.

Silvia è stata lasciata sola in sala parto mentre la bambina stava nascendo e in seguito ha subito offese verbali dall’equipe medica in un ospedale tra i più rinomati di Roma. Giorgia, che ha perso la sua bambina, si è sentita trattare come un oggetto mentre le infermiere le intimavano di “espellere il fetino”. Mihaela ha subito ingiurie a sfondo razziale da una dottoressa nel corso degli ultimi due mesi della sua prima e unica gravidanza (a rischio).

Si tratta di un fenomeno ancora poco conosciuto nei paesi occidentali, che tendiamo a ricondurre a luoghi del mondo in cui i diritti delle donne sono posti in secondo piano oppure che riteniamo maggiormente frequenti nei confronti di determinate categorie sociali (donne di bassa estrazione sociale, minoranze etniche ecc). Ciò che forse può sembrarci impensabile, è il fatto che casi di “violenza ostetrica” possono verificarsi anche a Roma o a Torino, tra le mura dell’ospedale dietro casa, coinvolgendo donne che potrebbero esserci più vicine di quanto pensiamo.

Nel dicembre del 2019 l’Onu ha riconosciuto ufficialmente la violenza ostetrica come fenomeno di violazione dei diritti umani.

Dell’esperienza del parto e della violenza ostetrica parleremo nel corso del webinar, organizzato dall’Associazione La Rete delle Donne, l’8 marzo 2021 alle ore 20.45, sulla piattaforma Zoom, con l’ostetrica Valentina Maistri e la psicologa perinatale Martina Dighero (socie dell’associazione).

Le iscrizioni al webinar potranno essere effettuate attraverso l’indirizzo email: laretedelledonne@libero.it, dal quale verrà inviato il link per accedere alla piattaforma.

 

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